Una sentenza insostenibile
· Comunicato stampa del Consigliere Delegato per la Memoria Storica
Una recente sentenza del Tribunale di Roma, ripresa anche da alcuni giornali, ha sancito che non costituisce reato accusare il dottor Rosario Bentivegna di essere "il vero autore" della strage delle Fosse Ardeatine, come affermato da un esponente di Forza Nuova. Come tutti sappiamo, gli autori della strage furono gli occupanti nazisti, con il fattivo contributo dei loro alleati e subalterni italiani. La decisione di compiere la strage fu una scelta politica autonoma e cosciente dei comandi nazisti; nulla li obbligava o costringeva a rispondere con un simile crimine all'atto di guerra compiuto contro di essi dai partigiani romani a via Rasella. Non esiste peraltro nessun rapporto automatico fra azioni partigiane e stragi nazifasciste, tale da affermare che i partigiani ne siano anche indirettamente responsabili: sia a Roma sia in altre parti d’Italia si sono verificate stragi naziste non connesse a nessuna azione partigiana, e azioni di guerra partigiane a cui non è seguita una simile rappresaglia. Inoltre, va ricordato che sentenze del tribunale militare di Roma riconobbero che la strage delle Fosse Ardeatine fu comunque una azione talmente sproporzionata e condotta in modo talmente efferato da non poter in alcun modo essere definita una legittima rappresaglia, bensì un omicidio continuato.
Nel rispetto tanto dell’autonomia della magistratura quanto della serietà della ricerca storica, preso atto del fatto che comunque la sentenza in questione non afferma che il dottor Bentivegna fu autore della strage, ma ritiene soltanto di tutelare il diritto di affermarlo da parte di un esponente di Forza Nuova; e preso atto dell’intenzione del dottor Bentivegna di porre ricorso, il Consigliere del Sindaco per la Valorizzazione e la Tutela della Memoria Storica esprime solidarietà al dottor Bentivegna, oggetto di tale infamante accusa, da sempre impegnato a difendere la propria onorabilità e il rispetto della verità storica.
Una recente sentenza del Tribunale di Roma, ripresa anche da alcuni giornali, ha sancito che non costituisce reato accusare il dottor Rosario Bentivegna di essere "il vero autore" della strage delle Fosse Ardeatine, come affermato da un esponente di Forza Nuova. Come tutti sappiamo, gli autori della strage furono gli occupanti nazisti, con il fattivo contributo dei loro alleati e subalterni italiani. La decisione di compiere la strage fu una scelta politica autonoma e cosciente dei comandi nazisti; nulla li obbligava o costringeva a rispondere con un simile crimine all'atto di guerra compiuto contro di essi dai partigiani romani a via Rasella. Non esiste peraltro nessun rapporto automatico fra azioni partigiane e stragi nazifasciste, tale da affermare che i partigiani ne siano anche indirettamente responsabili: sia a Roma sia in altre parti d’Italia si sono verificate stragi naziste non connesse a nessuna azione partigiana, e azioni di guerra partigiane a cui non è seguita una simile rappresaglia. Inoltre, va ricordato che sentenze del tribunale militare di Roma riconobbero che la strage delle Fosse Ardeatine fu comunque una azione talmente sproporzionata e condotta in modo talmente efferato da non poter in alcun modo essere definita una legittima rappresaglia, bensì un omicidio continuato.
Nel rispetto tanto dell’autonomia della magistratura quanto della serietà della ricerca storica, preso atto del fatto che comunque la sentenza in questione non afferma che il dottor Bentivegna fu autore della strage, ma ritiene soltanto di tutelare il diritto di affermarlo da parte di un esponente di Forza Nuova; e preso atto dell’intenzione del dottor Bentivegna di porre ricorso, il Consigliere del Sindaco per la Valorizzazione e la Tutela della Memoria Storica esprime solidarietà al dottor Bentivegna, oggetto di tale infamante accusa, da sempre impegnato a difendere la propria onorabilità e il rispetto della verità storica.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home