09 maggio 2006

In risposta ad Alemanno

[…] “La verità? – dichiara Sandro Portelli – È che anche io non vorrei commentare le dichiarazioni di Alemanno. Sono davvero fuori luogo. E del resto queste battute le sentiamofare continuamente. Come fate a tenere insieme La Rosa nel Pugno e Rifondazione? Ma si vuole capire che la politica o per lo meno la “nostra” visione della politica è diversa da quella del centrodestra? Per noi le differenze sono ricchezza.” Portelli, docente di letteratura angloamericana, risponde quasi con stanchezza all’ennesima polemica sollevata da Alemanno, Si trova nella Casa della memoria e a presentare l’ultimo libro del circolo “Gianni Bosio” (“un anno durato due decenni, storie di persone comuni prima durante e dopo il ’68” edito da Odradek, ndr) di cui ha curato l’introduzione. “Ecco – spiega – ciò che non si vuole proprio capire è esattamente questo. L’esperimento tutto da realizzare anche per una città come Roma, anche se è un laboratorio politico in cui molto si è fatto, è proprio quello di capire il portato della cultura delle differenze. In definitiva – aggiunge – penso che sia essenziale stare insieme senza annullarsi creando una cultura dell’unificazione e del confronto aperto.” È questo del resto il metodo usato in tutta questa campagna elettorale. E su Roma le differenze contano. “C’è un’idea determinante – conclude – ed è quella che la città appartiene a tutti. E questa idea è importante non nel senso di una mediazione al ribasso ma nel senso più alto del termine”.

CM

da Liberazione, 9 maggio 2006

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